Oggi cercheremo di approfondire un disturbo che colpisce sempre più persone con l’avanzare dell’età, parleremo del “non sentir bene” cioè l’ipoacusia.
Il significato letterale del termine ipoacusia è “indebolimento dell’udito“, ma più in generale potremmo definirlo un problema dell’udito che si manifesta quando non si sentono bene i suoni o non si capiscono bene le parole. Essa dipende da un fisiologico invecchiamento dell’organo uditivo, motivo per cui è un disturbo più diffuso tra le persone anziane.
Esistono due diversi tipi di ipoacusia:
–Ipoacusia trasmissiva: quando la malattia riguarda la parte più esterna dell’orecchio (condotto uditivo, membrana del timpano fino ad arrivare al martello, incudine e staffa). Tra le diverse cause che provocano questo tipo di ipoacusia vi sono i tappi di cerume, le otiti e la perforazione del timpano.
–Ipoacusia percettiva o neurosensoriale: in questo caso il disturbo colpisce direttamente il nervo acustico, che è deputato alla trasmissione verso il cervello degli impulsi sonori codificati all’interno dell’orecchio. Le cause in questo caso sono da ricercarsi in traumi acustici gravi, malformazioni o malattie infettive come la meningite.
L’ipoacusia necessità di una diagnosi da parte di un medico: l’otorino, il quale, oltre che ad un’accurata visita sulle condizioni del condotto uditivo e della membrana del timpano può avvalersi di esami specifici come l’audiometrico tonale, quello vocale e l’impedenzometria.
L’ipoacusia è disturbo diffuso che oggi possiamo affrontare e superare grazie agli sviluppi tecnologici in questo ambito. Esistono infatti degli “apparecchi acustici” capaci di “amplificare” in maniera selettiva i suoni che giungono all’orecchio.
Analizzando le caratteristiche strutturali degli apparecchi acustici troviamo:
-il microfono.
-il circuito integrato.
-il ricevitore.
Il principio di funzionamento è molto semplice: il microfono riceve il suono e lo trasforma in segnale elettrico. Il circuito integrato riceve il segnale elettrico del microfono e lo amplifica. Il ricevitore accetta il segnale elettrico che gli invia il circuito integrato e lo rende disponibile come suono, per raggiungere lo scopo di effettuare la compensazione della perdita dell’udito dell’utente.