Il virus che sta facendo tanto parlare di sé in questi giorni proviene da Wuhan, in Cina, e appartiene alla famiglia dei Coronavirus.
Questi patogeni virali sono retrovirus, cioè virus a RNA. Hanno un unico, semplice, filamento di RNA che una volta immesso nella cellula verrà convertito in DNA da cui avranno origine, grazie ai metodi di sintesi della cellula ospitante, tutte le proteine di cui il Virus ha bisogno per sopravvivere e diffondersi.
Il 2019-nCoV (questo il nome scientifico del virus) è il terzo coronavirus che fa il “salto di specie”: da quella animale a quella umana. Il virus inizialmente non era contagioso per l’uomo, ma lo era solo per alcuni animali come pipistrelli e serpenti.
Secondo uno studio pubblicato sul “Journal of Medical Virology”, sembra essersi modificato proprio nei serpenti, all’interno dei quali il virus ha acquisito la capacità di infettare le cellule umane. Secondo gli studiosi sono stati proprio i serpenti i primi a contagiare l’uomo.
Gli studi effettuati su vari campioni di questo virus hanno iniziato a dare i loro frutti; ad ora sappiamo che questo virus si presenta con i sintomi di una forte influenza (con febbre, tosse, mal di gola e malessere generale), e nei casi più gravi si può avere l’insorgenza di polmonite, insufficienza respiratoria acuta grave e insufficienza renale.
La via di trasmissione non è ancora chiara, ma si sa che può avvenire il contagio uomo-uomo. Tuttavia questo contagio “è un contagio limitato, solo con contatti stretti, non per vie aeree: non è come l’influenza per capirci” rasserena il capo del dipartimento di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità, Gianni Rezza. Quindi il contagio avviene nei nuclei famigliari, tra le persone che rimangono a stretto contatto per molto tempo.
Ad oggi non esiste ancora un vaccino o una cura definitiva poiché ancora non si conosce a fondo la minaccia. L’Oms e la Cina in particolare stanno facendo di tutto per contenere il rischio di diffusione a livello globale. I primi provvedimenti sono stati quelli di mettere in quarantena i pazienti contagiati e di limitare gli spostamenti dalle zone ad alta possibilità di contagio come Wuhan e i distretti limitrofi.
Ad oggi i pazienti colpiti da questa infezione virale sono circa 2000 di cui 50 sono deceduti (i dati comunque sono in continuo aggiornamento).
Le priorità e gli obiettivi futuri sono: studiare il virus e trovare una cura; per ora ci si può limitare a contenere il pericolo limitando la diffusione.
Anche noi possiamo limitare la diffusione con semplici accorgimenti, mangiare meno alimenti crudi possibile, lavare sempre accuratamente la frutta e la verdura e tenere igienizzate le mani. Per qualsiasi informazione o delucidazione a riguardo ti ricordiamo che la farmacia di Mombaruzzo dal lunedì al sabato